sabato 14 luglio 2018

Lockheed Martin, videogames Military SPEC !!!

L'origine delle tecnologie che utilizziamo tutti i giorni spesso derivano da ricerche svolte in ambito militare e durante la metà degli anni 90, appena finita la guerra fredda, sentire nominare aziende attive in ambito militare che producevano HW per pc era sicuramente qualcosa di estremamente eccitante e che, all' epoca, faceva sognare le nostre deboli menti adolescenti.




La Lockheed Martin è una società americana che attualmente si occupa di ingegneria aerospaziale e simili, tuttavia non tutti sanno che in passato.La società aprì una divisione destinata alla creazione di architetture di accelerazione grafica. Nel lontano ‘94-’95 offrì le proprie tecnologie di visualizzazione 3d derivate da quelle utilizzate nei  simulatori militari al mondo dei videogames e della grafica accelerata su PC. Inizialmente la tecnologia Real3d fu usata nelle schede Coin Op della Sega, la Model2 e Model3. La Real3D inc. si appoggiò ad Intel per produrre anche schede grafiche accelerate destinate al mondo dei PC.


Image

Qui sopra un esemplare di preproduzione R3D-100 , una scheda video da affiancare ad una ormale scheda grafica con caratteristiche notevoli. Inizialmente il supporto fu solo per Windows NT basato su OpenGL, e la scheda doveva essere affiancata ad una normale SVGA, allo stesso modo delle 3dfx.




 Come dex 1997: al minuto 5:40 una postazione Real3d Inc in azione.



Specifiche.

32-bit PCI local bus interface running at up to 33.33 MHz • Rasterization of drawing primitives in hardware for higher throughput • Perspective divide of texture coefficients for correct transformation of texturing in hardware • Direct addressing of on-board text
ure storage for superior throughput of mipmapped textured polygons • Robust algorithms for texture filtering to remove aliasing effects • On-chip setup and computation of Gouraud shading, depth, and fog for enhanced realism • Advanced rendering features such as alpha testing, stenciling, and color blending • Full depth buffering allowing freedom of movement of eyepoint and all objects and simpler/faster database design • Rendering into multiple 3-D windows which can overlay/underlay 2-D windows • Easy interface to external components such as phase-locked loop and digital to analog converter • Software driver package based on the OpenGL installable client driver and mini-client driver for Microsoft’s Windows NT operating system.

n.b. Le prestazioni erano paragonabili a quelle del voodoo1 anche se leggermente inferiori. 750k tri/s

La R3D/100 e prima di lei la R3d Pro-1000 che muovevano i cabinati della Sega in realtà non arrivarono mai nei pc dei giocatori dell' epoca, la r3d/100 nacque infatti come scheda destinata all' ambito di visualizzazione 3d professionale anche se La Real3d Inc. promise il supporto per Direct3d e DirectDraw su Windows95 che mai arrivò.

Per arrivare nei PC dei videogamers la R3D Inc. realizzò, attraverso Intel, la i740 prima in versione PCI con il buffer delle texture a onboard, poi INTEL introdusse l' AGP. 
Arrivò il modello AGP con gestione delle texture passando attraverso l' AGP nella memoria di sistema e paradossalmente risultò più lenta della versione PCI che gestiva tutto onboard. Alla fine dei conti  la i740 risultava una versione "castrata" del progetto originale R3D/100 e non offrì prestazioni eccezionali anche se sulla carta fece ben sperare. 

i740 PCI, con gestione delle texture su memoria onboard. Notate lo sfoggio
del logo R3D della Real3d INC, divisione della Lockheed Martin.

i740 AGP, gestione delle texture attraverso il neonato protolollo AGP. Aveva meno RAM della PCI  per essere più economica.


Un video promozionale della i740



martedì 10 luglio 2018

Sistemi di archiviazione alternativi per retrocomputers.

Tutti noi che siam nel 'retrocomputing abbiamo il problema degli hdd IDE che muoiono come mosche. Sono dispositivi meccanici e quindi con parti in movimento, molto delicati e sopratutto se hanno diversi decenni sulle spalle quando li avvii è un po come giocare alla roulette russa, in ogni momento posso salutare sferragliando lasciandoci con la tristezza.

IDE to CF:















Sono adattatori che si inseriscono nelle porte IDE sia 40 che 44 pin dei nostri retrocosi (ovviamente se dotati di porta ide) attraverso un normalissimo cavo ide o direttamente nella porta (ce ne sono diversi modelli).Quelli a 40 pin necessitano di alimentazione che viene normalmente presa dal cavo di alimentazione del Floppy o dell' HDD. All' interno dell' adattatore è possibile inserire una Compact Flash che verrà vista dal PC (qualunque esso sia) come un normale disco rigido meccanico grazie alla notevole affinità che hanno con gli hdd stessi. Non c'è da fare praticamente nulla di diverso rispetto a quello che si farebbe se avessimo installato un HDD.  Si possono settare sia come master che come slave attraverso un Jumper presente in quasi tutti i modelli 40 pin ma non in quelli a 44 pin.






 







Ultimamente però le CF cominciano a essere più difficili da reperire, soppiantate dalle più piccole ed economiche SD e MicroSD. Per questo esistono degli adattatori SD to CF che servono a piazzare una SD dentro un adattatore a forma di CF che a sua volta si può inserire nell' adattatore CF to IDE. Mi è capitato anche che funzionasse la seguente "catena": microSD-->adattaoreSD-->SD to IDE.


SD to IDE:


Questi adattatori svolgono la stessa funzione dei CF to IDE solo che , come dice il nome accettano le SD e le microSD+adattatore SD.  Come potete notare, a differenza di quelli con CF, qui è presente un CHIP visto che le SD non riescono a "parlare" con la porta IDE.






Esistono sia modelli a 40 che 44 pin, anche qui per quelli a 40 pin è necessaria l' alimentazione, per quelli a 44 no.
















Come per quelli con CF si possono trovare modelli inseriti in cassetti accessibili dal frontale del PC per togliere e mettere facilmente la scheda nel caso si debbano aggiungere dati inserendo la SD nel PC "moderno".

















Si trovano anche quelli montati su
Bracket da avvitare quindi nel retro
del retropc [hem]

















SATA to IDE:

Per i sistemi basati su Windows96/98/98se le SD e CF non vanno bene. Questi sistemi operativi, a differenza del MS-DOS e anche dell' AmigaOS,  scrivono un sacco di roba su disco (file di swap ecc..) quindi determinerebbero la morte prematura delle nostre schedine :-). In questo caso tornano utili gli adattatori SATA to IDE, questi si attaccano dietro ad un HDD SATA offrendo la possibilità di attaccarci un cavo IDE+alimentazione per poi usarli su motherboard dotate delle sole porte IDE.






<----lato da collegare alla piattina ide







Lato da collegare all' HDD SATA -------------->
















Disk On Module, o DOM:

Sono dei dispositivi con memorie MLC o SLC a stato solido molto compatti che si inseriscono direttamente nelle porte ide, si possono considerare le soulzioni migliori anche se molto più costose degli adattatori.


Ci sono sia da 40 che 44 pin con o senza necessità di alimentazione e come dalla foto a fianco risultano molto compatti e convenienti. L' unico svantaggio è che non sono rimovibili, quindi da considerarsi alla stregua di un normale HDD.















Spero che questo articolo sia utile per chi, magari alle prime armi, non riesce ad orientarsi nel mondo degli adattatori x to IDE :-).