venerdì 24 luglio 2020

Restauro di un Olivetti M380-40


Mi è capitato fra le mani questo Olivetti M380-40 con le seguenti caratteristiche:

386 DX 33 Mhz, 
4 MB di ram 80 ns (saldate su scheda madre ed espandibili con ram da 30 pin)
64 Kb di Cache di secondo livello da 20ns
Vga integrata
Disco rigido da 202 MB
Il BIOS , o meglio, l' utility per configurarlo, si trova fortunatamente in ROM e non su partizione nascosta dell' HDD ed appare solo

Il computer si presentava globalmente funzionante tranne il floppy drive che non veniva riconosciuto nonostante si impostasse correttamente da BIOS.


Ho proceduto allo smontaggio completo ed i rivestimenti metallici interni al case erano completamente arrugginiti, compreso quello sotto la motherboard. Occorreva intervenire:

Dopo avere rimosso tutte le parti metalliche dal case le ho trattate con aceto bianco, inserendole in sacchetti di plastica trasparenti insieme all' aceto ed esponendo il tutto ad una intera giornata di sole.
L' acidità dell' aceto neutralizza la basicità della ruggine facendola staccare dalla superficie metallica, basta poi una strofinata sotto ' acqua per rimuoverla completamente.


Ho proceduto poi alla carteggiatura con carta vetrata finissima 600, e successivamente ho dipinto a spruzzo con smalto argentato Arexons.








La batteria originale, un battery pack non ricaricabile da 6v è stata facilmente sostituita con un battery Holder 4x1,5v AA , esteso il cavo e portato in zona anteriore del case perchè sotto all' alimentatore come in origine non ci stava, (il battery holder è più voluminoso della batteria originale).




Successivamente ho riassemblato il tutto constatando che il Floppy drive non veniva riconosciuto, dopo qualche mal di testa il problema emerso era un pin piegato del connettore lato floppy facilmente sistemabile.Vi era anche una rottura sul piede d' appoggio del frontale  risolta con colla bi-componente.

Alla fine ho proceduto a reinstallare MS-DOS 6.22 e Windows 3.11 ed ad aggiungere una scheda audio Soundblaster pro 2.0 8bit.

Nascita e boom del brand Sound Blaster Appunti Digitali









domenica 12 gennaio 2020

Cyrix 5x86 100 GP, una strana bestia di CPU

Oggi sono entrato in possesso di una Scheda madre EXP8449, una tarda socket3 ISA/PCI che supporta un sacco di CPU tra cui le Am5x86 e le Cyrix DX4 avendo un regolatore di tensione davvero versatile infatti supporta 5v, 3,6v, 3,45v, 3,3v. Sarà per questa moltitudine di CPU supportate che i Jumpers da settare per scegliere la CPU installata sono la bellezza 14 !! Fortunatamente è un modello molto ben documentato ed oltre al Manuale in PDF (però di una Rev. diversa da quella in mio possesso), su Stason.org  c' è la sua bella paginetta con tutti i Jumper settings esatti, senza questi riferimenti ssarebbe stato quasi impossibile imbroccare la combinazione di jumpers giusta !! Quale occasione migliore per finalmente provare una CPU che mi aveva incuriosito sin da quando la trovai ma che non avevo ancora potuto provare per mancanza di una Motherboard che la supportasse.

Un dettaglio della CPU Cyrix
Nessuna descrizione della foto disponibile.
Ecco la Motherboard arrivata oggi, una EXP89449


Parlando della CPU, questa fu introdotta nel 1995 per tentare almeno di offrire una alternativa all' acquisto di una nuova macchina Pentium a chi aveva un sistema 486 e non voleva svenarsi. La cosa particolare è che quasta CPU, all' interno del core, ha un set di istruzioni che venne poi disabilitato a causa di instabilità rilevate, che offriva caratteristiche superiori alla architettura 486 cui ,malgrado tutto, apparteneva;  ad esempio aveva la "branch prediction" una caratteristica che fu introdotta nei Pentium di cui i 486, anche gli Amd più performanti, erano sprovvisti. E' forse lecito pensare che questa sia la più avanzata incarnazione della tecnologia 486 ? la risposta per me è SI. Le famose controparti AMD (vedi le Am5x86 P75 133 Mhz) infatti erano di fatto CPU 486 senza aggiungere nulla a questa architettura, mentre le nostra 5x86 Cyrix aveva molto da offrire. 

La storia però andò diversamente, le caratteristiche "innovative" rispetto ai fratelli 486 furono "inibite" perché pare causassero instabilità del sistema, lasciando a questa CPU una cache L1 di 16Kb come sola arma per competere con i Pentium.  Un vero peccato, viene da pensare a come sarebbe stata se avessero avuto il tempo di implementare le features come la branch prediction...ma non è detta l' ultima parola. Esiste online una utility  che "sblocca" queste funzioni della CPU rendendo possibile quindi testarla in tutta la sua "traballante" potenza. Nel test di oggi però mi sono limitato a testarla senza queste features attivate ( forse oggetto di un futuro post).

I test sono stati effettuati con 16 MB di ram FPM ( non sono riuscito a farla partire con la EDO che sembra comunque supportata), come HDD una cf to IDE.






Quake: 11,3 FPS
PCPlayer Bench : 16,5
Syspeed: 45


In buona sostanza si comporta come un Intel dx4 100 Mhz, sarà anche per la cache L1 da 16 KB ?
Resta comunque una validissima CPU per godersi i Giochi DOS più complessi a patto, come sempre d' altronde, di lasciare Quake ai Pentium...

Prima di dedicarle un build tutta sua cercherò di documentarmi riguardo a questo software in grado di sbloccare le caratteristiche disabilitate di fabbrica di questa bellissima CPU e se dovessi trovare qualcosa non esiterò di postare un ulteriore test !! Grazie a tutti :-)